Fabri Fibra

La storia del rap italiano: Fabri Fibra

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Non potevamo non parlare di lui, le sue rime ci hanno accompagnato per tutta la nostra adolescenza e oltre, un vero e proprio pioniere del rap in Italia; stiamo parlando (ovviamente) di Fabri Fibra.

Fabri Fibra, pseudonimo di Fabrizio Tarducci nasce a Senigallia il 17 ottobre 1976. Fratello maggiore del cantautore Nesli, Fibra esordisce nella scena hip hop a metà degli anni 90 con il nome di Fabbri Fil facendo parte per diversi anni di gruppi come “Uomini di Mare”, “Qustodi del tempo” e il collettivo “Teste Mobili”. In molti dei suoi testi si nota come abbia vissuto un’infanzia difficile dove è facilmente avvertibile del rancore, a spiccare sono anche i suoi comportamenti piuttosto bruschi. Tuttavia, il cantante si è sempre definito un personaggio normale che ama esprimere se stesso tramite la musica per mettere in risalto i vari aspetti della vita. Fabri Fibra, infatti, ama creare dei veri e propri personaggi attraverso i quali esprimere nei brani tutti i suoi pensieri in totale libertà. La sua infanzia è stata segnata dal divorzio dei suoi genitori durante le scuole medie. Nonostante ciò ha continuato gli studi fino alle scuole superiori che ha concluso con il minimo dei voti. Dopodiché ha svolto dei lavoretti di vario tipo. Col fratello Nesli, invece, più piccolo di lui di 4 anni, Fibra condivide la passione per i graffiti, la breakdance e il rap. Faranno insieme i loro primi passi da rapper, ma quando la popolarità del fratello maggiore sorpassa quella del minore, cominciano i primi screzi, che porteranno poi a un allontanamento quasi totale fra i due.

Fabri Fibra

Debutta come solista con il nome d’arte di Fabri Fibra nel 2002 con il suo primo album “Turbe giovanili”, ma solo nel cuore del nuovo millennio raggiunge il successo con i suoi album più popolari.Infatti, se “Mr. Simpatia” (2004) lo ha reso noto nel mondo del rap, è a partire dal 2006, anno in cui firma un contratto con la major discografica Universal, che diventa l’idolo dei ragazzi con gli album “Tradimento”(2006), “Bugiardo”(2007) e Controcultura”(2010). Spesso Fibra si esprime con amarezza verso la scena rap, da cui emerge anche una delusione verso la società. Non mancano dei riferimenti personali a storie d’amore e alla situazione lavorativa. I testi quindi risultano piuttosto pesanti e spinti, poiché Fabri Fibra non si è mai tirato indietro ed ha sempre voluto esprimere fino infondo tutto il suo risentimento e la sua rabbia nei confronti delle difficoltà odierne.

Verso di lui si sono mosse più volte forti critiche a causa di sue frasi pesanti e cattive poiché il cantante ha affermato di aver fatto uso di droghe ed alcuni dei suoi brani esprimono anche un pizzico di omofobia. Tutti questi aspetti hanno contribuito a far nascere numerosi dibattiti sul rapper.

Nella sua carriera ha venduto oltre 1 milione di copie certificate dei suoi dischi, guadagnando numerosi dischi d’oro, di platino e multiplatino. Inoltre ha vinto diversi riconoscimenti inclusi tre Wind Music Awards, il TRL Awards 2011, la competizione di freestyle Mortal Kombat del 2001 e diverse candidature per altri premi, compresi gli MTV Awards, MTV Europe Music Awards e i World Music Award.

Andiamo a ricordare alcune delle hit dei suoi album più ascoltati, sicuramente ne mancheranno molte ma sono troppe le canzoni che ci vengono in mente solo a nominare Fabri Fibra.

Tradimento

Fabri Fibra Tradimento

Tradimento, pubblicato originariamente il 26 maggio 2006, contiene testi espliciti e provocatori ed ha aperto il mercato discografico italiano, per la prima volta al rap più diretto, portando l’immaginario underground al centro del mainstream.

Contestato, criticato, amato e decodificato, grazie a questo album e agli altri suoi lavori successivi, ancora oggi Fabri Fibra è il rapper che porta nella sua musica più chiavi di lettura della realtà, sia positiva che negativa; Fibra aggiunge prospettive e riflessioni sempre diverse e provocatorie alla quotidianità, generando dibattiti che più di una volta sono stati costruttivi ed in grado di confermare ed affermare la scena rap nella musica italiana in senso più ampio. Non è cantautorato, ma rap al suo meglio, per tecnica e contenuti. Sono diverse le tracce che ricorderete, da “Vaffan***o Scemo” a “Che cazzata” passando per “Mal di Stomaco”; oggi però riportiamo la più leggendaria:

Bugiardo

Fabri Fibra Bugiardo

Dopo Tradimento e le rime ritenute scabrose da buona parte della stampa, c’era sicuramente chi sperava di non dover mai più sentire il nome di Fabri Fibra, ma c’era anche chi aspettava il suo nuovo disco e non ha dovuto neanche aspettare molto perchè a distanza di un anno, nel 2007 uscì “Bugiardo”. Se vogliamo “Bugiardo” è molto più curato dal punto di vista delle produzioni rispetto a Tradimento e Fibra ha fatto un passo in avanti dal punto di vista della scrittura.
La sostanza resta comunque la stessa: parole scomode, una dose di follia, un po’ di malessere e qualche argomento di spessore. Fibra parla del rapporto con la notorietà, con le donne, del mondo dello spettacolo, della politica, e ovviamente di cronaca e lo fa con un’ironia spesso macabra, riuscendo a calarsi ancora una volta nei panni del cattivo.

Tra i vari “Andiamo a Sanremo”, “Bugiardo” e “La Soluzione” la vera hit si è rivelata il featuring con Gianna Nannini, chiunque ricorda quel ritornello.

Controcultura

Fabri Fibra Controcultura

Nel 2010 nasce “Controcultura”, l’album che portò il rap italiano nel mainstream. “Controcultura”, il sesto album in studio di Fabri Fibra può essere definito l’anello di congiunzione tra la dimensione degli anni 2000 del rap italiano e il nuovo mercato musicale mainstream. Un lavoro in grado di definire nuovi caratteri dell’hip hop nostrano, adattandosi alla corrente pop e dance per ampliare gli ascoltatori di riferimento.

“Controcultura” è la definizione stessa dell’evoluzione di Fibra, prima contro se stesso per il rifacimento pop di alcuni singoli, poi contro il mercato musicale italiano nella cruda esposizione dei problemi sociali. Politica, droga, violenza e misoginia, il tutto lavato pubblicamente dai singoli “Le donne” e “Tranne Te”: “Controcultura” era l’unico tentativo che avrebbe potuto portare il rap al grande pubblico nel 2010, senza far perdere credibilità al genere.

Non potevamo che non ricordare “Vip in Trip”, successo avuto anche grazie al video girato, dove apparivano i sosia di Silvio Berlusconi, Umberto Bossi e Piero Marrazzo, citati nel testo, rivediamolo insieme!

A quasi 45 anni d’età è difficile continuare a fare rap e restare rilevanti, ma Fabri Fibra ce l’ha fatta senza perdere la credibilità ed ancora oggi è considerato un pilastro del rap italiano.

 

Fonti: redbull.com, dilei.it, tgmusic.it, music.fanpage.it, rebelmag.it

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23 comments

  1. Sono un fan sfegatato di fibra, bugiardo in assoluto uno dei suoi migliori brani!!

  2. Bravissimo Fabri Fibra, ricordo ancora tutte le sue canzoni, e mi riportano tanto all’adolescenza! Un grande rapper italiano direi, come dimenticarlo! 😅 Bell’articolo davvero.

  3. Uno dei miei rapper preferiti 😍 da piccola lo ascoltavo sempre. Articolo fantastico!

  4. Bravo FabrI Fibra, artista completo nel suo genere. Molto coinvolgente ed espressivo nel suo genere. Articolo molto dettagliato nella presentazione dell’artista.

  5. Un grandissimo artista, sin dal primo momento ha fatto appassionare a questo genere di musica molteplici generazioni. Ottimo articolo!

  6. Conosco le sue canzoni, ma non conoscevo alcuni aspetti come le critiche che ci sono state dietro.
    Bel articolo! Applausi per fibra… e per te!

  7. E come si può dimenticare di Fibra? Ancora ricordo quasi per intero la canzone attraverso cui l’ho conosciuto: Applausi per Fibra.

  8. Il grande Fabri Fibra! Complimenti per l’articolo, non conoscevo determinati aspetti della sua carriera

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